Manca un giorno alla conclusione dei lavori della #COP27 di Sharm El-Sheikh, e nelle incertezze generali del vertice, emerge la voce di #Lula in difesa dell’ #Amazzonia. Infatti, a poche ore dalla fine dei lavori di un vertice dai tratti incerti e contrastanti, caratterizzato dai veti sulla questione “perdite e danni”, nell’attesa del documento finale, il #Brasile ci consegna una speranza di “ossigeno”. Il neopresidente, infatti, rilancia la difesa dell’#Amazzonia devastata dall’era Bolsonaro, promettendo “una lotta alla tragedia climatica, con un Brasile disposto ad essere protagonista nel campo dei diritti ambientali”.
Il suo annuncio è stato sicuramente all’altezza delle aspettative: “Siamo pronti ad unirci agli sforzi, per la costruzione di un pianeta più sano, più #verde, più giusto… Parleremo con il segretario generale delle Nazioni Unite e chiederemo che la Cop del 2025 si svolga in Brasile e, precisamente, in Amazzonia”.
Aspettando le conclusioni della Cop27, la posizione Brasiliana ci sembra una buona speranza.