Ecologia, giustizia ambientale, biodiversità
#Lavoro e #pandemia
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#Lavoro e #pandemia

In questi tempi di pandemia il lavoro sembra scomparso dall’alfabeto della politica.
Dal comparto sanità ai supermercati, dall’agricoltura ai trasporti, dai riders alla grande produzione i lavoratori sono stati il motore che ha garantito la sicurezza sociale durante il covid. Un lavoro spesso precario, sottopagato, in nero. Non è stato facile lavorare nella situazione data e ci sono tante realtà che possono raccontare diverse storie, diverse esperienze e di certo tante difficoltà. Nel settore delle telecomunicazioni dove lavoro, è stato necessario garantire la presenza in sede, per offrire servizi d’assistenza, supporto, informazione, dall’inizio del periodo pandemico non abbiamo mai cessato l’attività. Garantire la presenza è stato estremamente complicato, svolgere la propria attività con la mascherina, non potere approfittare delle pause per scambiare opinioni, ha trasformato profondamente il consuetudinario ambiente lavorativo. Le stesse attività sindacali ne hanno risentito, essendo diventato più difficile gestire le assemblee con i colleghi e avere confronti con le proprie dirigenze. In questo quadro la risposta per rimettere al centro i diritti dei lavoratori e alla salute non può prescindere dalla rivoluzione green, costruendo comunità eco solidali a partire dai luoghi di lavoro. Un sentiero che già in anni passati grandi sindacalisti come Tony Mazzocchi hanno provato a tracciare.
Autore Roberto Sperindeo
Lavoratore TLC -Sindacalista

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