Invertiamo la rotta? #Climatechange 2023
Questa settimana a Interlaken, in Svizzera, dopo una lunga sessione di lavori è stato diffuso il nuovo report #IPCC sui cambiamenti climatici. Si tratta della fase finale del Sesto Rapporto di Valutazione sul Climate Change 2023(AR6), un documento che racchiude i risultati e gli studi degli ultimi report Ipcc dal 2018 ad oggi.
Il lavoro degli scienziati ha avuto un eco mediatico straordinario, soprattutto per la forza e la chiarezza con cui è emersa l’urgenza di intervenire sulla #crisiclimatica, tracciando un quadro di soluzioni e proposte. António Guterres, Segretario delle Nazioni Unite, all’apertura della conferenza stampa di presentazione ha commentato: «L’umanità è su una sottile lastra di ghiaccio, e quel ghiaccio si sta sciogliendo velocemente»; infatti, per gli esperti, l’obiettivo di contenere il #riscaldamento globale entro 1,5°C diventa sempre più una corsa contro il tempo.
Il documento pone l’accento su alcuni punti:
– L’ aumento del #riscaldamento globale di 1,1°C rispetto ai livelli preindustriali, per l’uso di combustibili fossili e non sostenibile dell’energia e del suolo.
– Gli #eventimeteorologici estremi, sempre più frequenti e più intensi negli ultimi anni, con ondate di calore, siccità, piogge alluvionali, con un progressivo aumento dei rischi per la sicurezza e la salute umana. “La giustizia climatica è fondamentale perché coloro che hanno contribuito meno al cambiamento climatico sono colpiti in modo sproporzionato”, ha dichiarato Aditi #Mukherji, uno degli autori del Rapporto di sintesi.
– La crisi alimentare e idrica, fenomeno strettamente legato al #clima, è destinata ad aumentare con l’aumento del riscaldamento globale, con il rischio di nuove pandemie.
Le soluzioni, per i firmatari del rapporto, stanno in uno sviluppo #resiliente al clima. Sono necessarie, infatti, misure di adattamento ai cambiamenti climatici da intraprendere attraverso azioni mirate, volte a ridurre o evitare le emissioni di gas serra:
Ampliamento delle energie e tecnologie pulite, elettrificazione a basse emissioni di carbonio, aumento e miglioramento dei trasporti pubblici, miglioramento della qualità dell’aria e di conseguenza della salute, interventi per una filiera alimentare sostenibile.
I governi, attraverso finanziamenti pubblici e segnali chiari, sono chiamati per mettere in campo politiche concrete per invertire la rotta.