La prima parte del sesto rapporto del’ #IPCC ( Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici), stilato dai più autorevoli scienziati e climatologi mondiali, nel confermare la drammatica situazione del nostro sistema climatico, ci mette in guardia sugli #eventiestremi a cui andremo incontro, senza adeguate azioni in difesa dell’ecosistema. Il lavoro degli scienziati ci rappresenta che:
– la temperatura media globale del #pianeta nel decennio 2011-2020 è stata di 1,09°C superiore a quella del periodo 1850-1900
-nel 2019 le concentrazioni atmosferiche di #CO2 sono state le più alte degli ultimi 2 milioni di anni e quelle degli altri principali gas serra (metano e biossido di azoto) le più elevate degli ultimi 800.000 anni;
– negli ultimi 50 anni la #temperatura della Terra è cresciuta a una velocità che non ha uguali negli ultimi 2.000 anni;
– l’aumento medio del livello del #mare è cresciuto a una velocità mai vista negli ultimi 3.000 anni, arrivando a +20 cm rispetto al 1901. La situazione contribuirebbe a inondazioni costiere più frequenti e gravi nelle aree basse rispetto al livello del mare e all’erosione delle coste. Eventi estremi riferiti al livello del mare che prima si verificavano una volta ogni 100 anni, entro la fine di questo secolo potrebbero verificarsi ogni anno.
– la temperatura media globale aumenterà almeno fino a metà secolo, ma – nello scenario migliore, quello con azzeramento emissioni #climalteranti nette entro il 2050 – si potrebbe ancora contenere l’aumento delle temperature entro i +2°C.
-I cambiamenti climatici stanno intensificando il ciclo dell’#acqua. Questo porta, in alcune regioni, piogge più intense e inondazioni ad esse associate, in molte altre regioni porta a siccità più intense. Alle alte latitudini, è probabile che le precipitazioni aumentino, mentre ci si attende che diminuiscano in gran parte delle regioni subtropicali. Inoltre sono previste mutazioni nelle precipitazioni monsoniche.
In questi giorni la crisi climatica sta colpendo innumerevoli comunità, le immagini degli #incendi nel Mediterraneo sono terrificanti, le ondate di calore hanno raggiunto livelli estremi, a #Siracusa i 48,8° sono il record di caldo mai registrato in Europa. In questo quadro i governi tentennano, procedono a rilento nella riduzione delle emissioni climalteranti. Il governo Italiano su questo tema ha dimostrato di non essere al passo con la sfida del secolo; il #PNRR è stato stilato senza aggiornare i target climatici, mantenendo i vecchi parametri di riduzione di #CO2 al 40% entro il 2030, mentre l’Europa lo innalzava al 55%. Inoltre il nostro paese, a differenza di altri stati europei, non è dotato di una legge per la protezione del #clima, cosa necessaria per vincolare tutti i settori della società agli obiettivi della #decarbonizzazione. Il tempo sta scadendo, bisogna agire, è necessario mobilitarsi, che tutto il mondo #ecologista si unisca!!!