Ecologia, giustizia ambientale, biodiversità
Rifugiati Climatici
Rifugiati Climatici

Rifugiati Climatici

L’ultimo report dell’ UNHCR lancia l’allarme sull’impatto dei cambiamenti climatici sulle comunità dei rifugiati. Il documento dellAlto Commissariato delle Nazioni Unite evidenzia come il Global Warming stia colpendo in particolar modo le comunità più fragili del Pianeta, infatti negli ultimi 10 anni si sono registrati in media 21,5 milioni di nuovi sfollati l’anno, vittime dei fenomeni meteorologici estremi.

L’Agenzia ONU rileva come negli ultimi mesi inondazioni catastrofiche, terremoti, cicloni, tempeste e ondate di calore hanno colpito i rifugiati e gli sfollati in Africa, nelle Americhe, in Asia e altrove.

  • In Brasile, il mese scorso, le devastanti inondazioni nello Stato meridionale di Rio Grande do Sul hanno causato la morte di almeno 170 persone e oltre mezzo milione di sfollati. Le ultime inondazioni seguono una sequenza di altri eventi climatici estremi nel Paese, tra cui incendi record e una delle siccità peggiori di sempre.
  • Nelle ultime settimane, disastri climatici hanno colpito anche regioni dell’Afghanistan, del Bangladesh e dell’Africa orientale.
  • In tutta l’Africa orientale e nella regione dei Grandi Laghi, centinaia di migliaia di rifugiati e sfollati interni stanno ancora scontando le gravi conseguenze delle devastanti inondazioni che hanno colpito la regione tra aprile e maggio di quest’anno. In Burundi, Etiopia, Kenya, Ruanda e Somalia – i Paesi più colpiti – le case di molti rifugiati sono state inondate o distrutte e le infrastrutture critiche, tra cui strade, sistemi di drenaggio e strutture igieniche, sono state danneggiate.

Il cambiamento climatico, inoltre, è un moltiplicatore di altri fattori di rischio, fra cui in primis l’insicurezza alimentare. Il cibo diventa sempre più inaccessibile per via della scarsità di acqua, con il conseguente impatto sui raccolti e sulla produzione alimentare. I prezzi dei beni alimentari tendono ad aumentare, rendendo estremamente difficile l’accesso al cibo per molte comunità impoverite o sfollate.

L’UNHCR continua a chiedere a tutti i Paesi ospitanti e alla comunità internazionale di includere i rifugiati e le altre popolazioni sfollate nei programmi di protezione sociale, nei piani di emergenza, nei piani di mitigazione dei rischi, di ricostruzione e di adattamento.

Nel Report viene sottolineato come “Le comunità ospitanti e i governi hanno bisogno di sostegno e investimenti per garantire che queste popolazioni siano attrezzate per resistere e rispondere a questi shock quando si verificano, per costruire la resilienza e per mantenere la stabilità. La frequenza, l’intensità e l’entità di questi disastri climatici sono un segnale di allarme per il mondo che non deve essere ignorato. Sebbene la crisi climatica abbia un impatto su tutti a livello globale, a farne le spese sono i più vulnerabili, che hanno contribuito in misura minore ai cambiamenti climatici. Il mondo deve agire ora per garantire che le comunità più vulnerabili non vengano lasciate indietro”.

 

 

 

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