Ecologia, giustizia ambientale, biodiversità
Wrench: la difesa del Patrimonio Culturale dai Cambiamenti climatici
Wrench: la difesa del Patrimonio Culturale dai Cambiamenti climatici

Wrench: la difesa del Patrimonio Culturale dai Cambiamenti climatici

Il 18 e 19 ottobre 2024 si è svolto l’evento di lancio del progetto internazionale “WRENCH ” ( Whispers of Time. Heritage as Narratives of Climate Change ), presso l’Università Autonoma di Barcellona ( UAB), coordinato dal Prof. Marco Armiero, storico dell’ambiente di fama internazionale. La due giorni ha affrontato il tema di come il cambiamento climatico sta avendo un impatto crescente e duraturo sul nostro ambiente e sulla società, con una particolare attenzione sul patrimonio culturale – materiale e immateriale – minacciato da rischi noti, nuovi e più estremi. I ricercatori hanno già studiato gli impatti dei cambiamenti climatici sull’ambiente, sui sistemi sociali e sull’economia, tuttavia, poiché il patrimonio artistico diventa sempre più vulnerabile, c’è ancora molto da fare per integrare le scoperte esistenti, coinvolgere le società nelle discussioni sulla tematica e migliorare il grado di resilienza, al fine di sviluppare solide politiche e strategie di prevenzione e adattamento.

Il Workshop che rientra tra le iniziative di programmazione congiunta Cultural Heritage and Global Change (JPI CH) e Connecting Climate Knowledge for Europe (JPI Climate) , sostenuta dal Belmont Forum, vede la partecipazione di un ampio partenariato, formato da istituzioni accademiche (Middle East Technical University; Durham University; Università della Campania Vanvitelli) e soggetti non accademici, tra cui la Città Metropolitana di Napoli, Hidromod, Coop4Art, DOM, la Diocesi di Ragusa e il Castello di Durham.

Nella delegazione italiana era presente Rosario Andreozzi, Consigliere Delegato all’Ambiente e alla Biodiversità della Città Metropolitana di Napoli, storico attivista ambientale e sociale, che nella due giorni ci ha spiegato che “il progetto WRENCH mira a indagare la relazione tra patrimonio territoriale e cambiamenti climatici con un approccio che spazia tra la storia ambientale, l’antropologia, le scienze umane per l’ambiente, l’ingegneria e la pianificazione di comunità” – ” questo percorso per una città come Napoli diventa fondamentale per sviluppare una metodologia  che coinvolga le scienze ambientali,  le discipline umanistiche e la comunità, per studiare e affrontare l’impatto dei cambiamenti climatici sul patrimonio storico e artistico” –  La Città Metropolitana di Napoli, con il Sindaco Manfredi ha aderito formalmente al progetto e contribuirà, nei prossimi mesi, al processo di costruzione di un Forum dei Paesi del Mediterraneo su cambiamenti climatici e l’ impatto sul  patrimonio culturale,  per contribuire al cambiamento delle politiche a livello globale sui temi dell’ ecologia”.

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