Dopo mesi di mobilitazioni e battaglie legali, il Consiglio di Stato ha sospeso i provvedimenti con cui la Provincia autonoma di Trento aveva disposto l’abbattimento degli orsi #Jj4 e Mj5. La sentenza ha definito l’abbattimento “sproporzionato e non coerente” con le “normative sovrannazionali e nazionali” che “impongono l’adeguata valutazione di misure intermedie”.
Nel provvedimento si legge inoltre che “Il quadro normativo sovranazionale impone che la misura dell’abbattimento rappresenti l’extrema ratio e che possano essere autorizzate deroghe ai divieti di uccisione delle specie protette a condizione che non esista un’altra soluzione valida e nei soli limiti derivanti dai vincoli europei e internazionali”.
Durante l’udienza la #Lav ha sottolineato che non sussistono ragioni per le quali Jj4 venga uccisa o trattenuta in cattività vista la possibilità di traslocazione in un rifugio in Romania.
La sentenza è la risposta all’arroganza del Presidente Fugatti, volta a mascherare i deficit di gestione della biodiversità nel Trentino.