Ecologia, giustizia ambientale, biodiversità
No ai rincari dell’energia
No ai rincari dell’energia

No ai rincari dell’energia

Da giorni stiamo assistendo ad una vera e propria campagna reazionaria sui temi green e della transizione ecologica. Il ministro #Cingolani, dopo le infelici dichiarazioni contro il mondo ambientalista, e le continue prese di posizione a favore del micro nucleare, ha manipolato la notizia dell’aumento dei #prezzi del gas per insinuare negli italiani l’idea che la svolta ecologica porterà dei sacrifici. In seguito a queste ultime menzogne, il fronte del #negazionismoclimatico delle forze economiche e lobby legate all’energie fossili, seguite da una parte dei media, hanno aperto un’offensiva contro le politiche di transizione green, riaprendo persino il dibattito sul #nucleare, bocciato in Italia da ben due #referendum. Il tutto avviene nel silenzio e balbettio delle maggiori forze politiche parlamentari, che a chiacchiere si dichiarano favorevoli al Green deal.
E’ necessario rispondere alle falsità di questi giorni con forza, chiarendo che il prezzo del #gasfossile oscilla di continuo, e questa impennata , che riguarda tutta Europa è dovuta a diversi fattori. Principalmente in queste settimane c’è stata una forte ripresa dell’economia, con un aumento dei consumi, accompagnata da una contestuale riduzione delle forniture dalla Russia. È salito anche il prezzo della #CO2, ma le ricadute di questo aumento sono marginali su quello che sta accadendo, dato che questa situazione dipende dal prezzo del gas in Europa. Il vicepresidente della Commissione Europea Frans #Timmermans, nella plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo, intervenendo in merito al caro energia, ha sottolineato l’importanza di accelerare il processo di transizione energetica sottolineando che, se il #GreenDeal fosse stato fatto 5 anni fa “non saremmo stati in questa situazione, perché meno dipendenti dalle fonti fossili e dal gas naturale”; inoltre ha dichiarato: “Non dobbiamo essere paralizzati dall’aumento dei prezzi dell’energia e rallentare la transizione, ma anzi dobbiamo accelerare per far sì che l’energia da fonti rinnovabili sia disponibile a tutti. Solo un quinto dell’attuale aumento dei prezzi può essere attribuito alla crescita del prezzo della CO2, il resto dipende dalle carenze del mercato”.
E’ chiaro quindi, che a causa dei ritardi nello sviluppo delle fonti #rinnovabili, l’energia elettrica costerà quasi il doppio: il prezzo del gas, e dunque dell’elettricità prodotta con questo combustibile fossile, infatti è schizzato alle stelle. Il rischio è che questo non sia il primo, nè l’ultimo rincaro.
Non possono pagare i cittadini i ritardi dei governi sulle politiche Green!!!
E’ il momento di farsi sentire! Ci associamo alla campagna di #Greenpeace, chiedendo di firmare questa petizione per chiedere al Governo Draghi di sbloccare gli investimenti nel settore delle rinnovabili e impedire a noi italiani di pagare il costo doppio della mancata transizione ecologica.

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