Nel panorama delle mobilitazioni per la giustizia ambientale il movimento #Chipko è stato sicuramente uno dei più significativi. “Chipko” è una parola che in Hindi significa ‘abbraccio’, da qui la rivolta di massa e non-violenta messa in campo tra gli anni 70 e 80 dalle donne indiane per difendere l’ecosistema forestale #Himalayano. Queste coraggiose abbracciando o aggrappandosi agli alberi destinati ad essere tagliati e rifiutando di muoversi, riuscirono a bloccare i tentativi di deforestazione, dopo una repressione durissima che vide in campo anche l’esercito. La foresta rappresentava non solo il #presidioecologico della popolazione locale, ma anche la principale fonte di sostentamento economico, fornendo risorse di cibo, legname e foraggio per gli animali. Il movimento è stato un punto di grande avanzamento nelle lotte dell’ #ecologiadeipoveri, intrecciando in un filo culturale ambiente, #ecofemminismo e diritti alla sopravvivenza. Questa esperienza, a cui partecipò anche la giovane #VandanaShiva, è stata da esempio per tante battaglie ecologiste successive in India, aventi sempre come protagoniste donne, dal Kerala nel 2002 contro l’inquinamento delle falde acquifere da parte della Coca Cola alla lotta contro l’impianto nucleare di Kundakulam nel 2012. La stessa Vandana Shiva ha ribattezzato le protagoniste di queste lotte #Ecoguerriere.
